Da alcune camere, affacciate sull’interno, si scorge la maestosa Chiesa di S. Maria del Soccorso . L’edificio neoromanico, immerso nel verde, venne edificato a seguito della violenta epidemia di colera che colpì la città nel 1835.
Così osservare la chiesa in questo periodo, alla luce di ciò che ci sta accadendo, induce emozioni forti. Ancor più se pensiamo che anche il celebre Cristo coronato di spine dipinto dal Beato Angelico (oggi in Cattedrale) fu donato alla chiesa per la medesima occasione.
Di lato alla Cattedrale il piccolo ma prezioso Museo di Santa Giulia con la tavola con Santa Giulia e storie del Maestro di San Torpè, l'immagine miracolosa per tradizione popolare su cui leggere la storia e la leggenda della patrona della nostra città.
Soste preziose, a pochi passi dall’albergo, cariche di storia che vale la pena di scoprire. Come il Cimitero degli Inglesi, nascosto nel tessuto urbano della vicinissima Via Verdi, che testimonia l’importanza ricoperta dalla comunità britannica nell’ambito della cosmopolita realtà labronica tra XVII e XVIII secolo.
Come è noto l’istituzione del porto franco collocò Livorno al centro del Mediterraneo, negli scambi commerciali da e per il Levante, richiamando mercanti da ogni parte d’Europa, tanto che Montesquieu definì la città come “la più florida d’Italia”. Nel quartiere della Venezia Nuova - l'unico del centro cittadino che dopo le distruzioni della II guerra mondiale abbia conservato gran parte dell’aspetto urbanistico-architettonico originario - è possibile vedere i palazzi e i magazzini, appartenuti un tempo a questi mercanti per lo più stranieri, affacciati sui canali. Del resto con l’”altrove” i livornesi convivono da sempre, per costituzione.
Con le 'Livornine’ Ferdinando I de’ Medici (ritratto di fronte alla Fortezza vecchia con i Quattro Mori) aveva accolto con tolleranza e spazi di libertà inusitati chi era perseguitato o comunque in fuga, a cominciare dagli Ebrei Sefarditi. Dunque Inglesi, Olandesi, Francesi al fianco di Ebrei, Turchi, Armeni e Greci.
Un’unione di persone, di culture e di religioni diverse – all’ombra della Madonna del
Santuario di Montenero – ancora oggi percepita dai numerosi edifici religiosi esistenti in città e raggiungibili a piedi in pochi minuti dal nostro albergo.
Basta attraversare la zona del Mercato per arrivare in Via della Madonna, vero e proprio centro religioso della città ‘nuova’.
Quei caratteri cosmopoliti e libertari promossi dal Granducato di Toscana ne avrebbero segnato il destino culturale: Livorno nel Settecento diede un apporto notevole alla circolazione delle idee di matrice illuministica con la stampa. Qui si stampavano (spesso 'alla macchia', cioè con false note tipografiche) e si facevano circolare pubblicazioni altrove vietate dall’Inquisizione. Qui vide la luce Dei Delitti e delle pene di Cesare Beccaria, qui sotto il patrocinio del Granduca Pietro Leopoldo venne stampata la 3a edizione dell'Encyclopédie di Diderot e d'Alembert.
E se poi dopo una giornata di lavoro hai solo voglia di camminare o di fare jogging in 5 minuti si arriva al mare lungo i “fossi”. Ma cosa sono ‘i fossi’, o meglio il ‘Fosso Reale’? È ciò che rimane del piano urbanistico redatto da Bernardo Buontalenti nella seconda metà del XVI secolo che prevedeva un centro abitato di forma pentagonale (a integrazione del nucleo urbano preesistente) chiuso da possenti bastioni e fossati appunto.
La tradizione vuole che Amedeo Modigliani, sconfortato dai poco lusinghieri giudizi sulle sue opere, avesse gettato nel Fosso Reale, nel tratto compreso tra il Mercato centrale e la chiesa degli Olandesi, alcune sue sculture. Nei primi anni Ottanta furono avviati i lavori per il loro recupero, ma le tre teste rinvenute si rivelarono dei clamorosi falsi. Un altro frammento di storia ci è dato dall’adiacente Teatro Goldoni che vide, giusto un secolo fa, la scissione di un’ala del Partito Socialista e la conseguente nascita del Partito Comunista Italiano. Proseguendo poco oltre si giunge alla casa natale di Amedeo Modigliani.
Con un giorno di anticipo è possibile prenotare una visita dei ‘fossi’ su un battello (www.livornoinbattello.it).
Per chi ha un po’ più di tempo qualche informazioni utile *
* si consiglia prima della visita di consultare le relative istituzioni per eventuali cambi di orario.
Museo Civico Giovanni Fattori
Via S. Jacopo in Acquaviva 65; www.museofattori.livorno.it
Martedì-Domenica 10.00-13.00; 16.00-19.00. Chiuso: tutti i Lunedì, Capodanno, Pasqua, 1 Maggio, Ferragosto, Natale.
Erede di più di 150 anni di storia, il Museo conserva ed espone nella ottocentesca Villa Mimbelli una raccolta, soprattutto di dipinti, che va dalla metà dell’800 agli anni ’40 del ’900, con nuclei importanti di artisti livornesi (Fattori, Corcos, Nomellini ecc.) e alcune opere di artisti toscani e non solo (Lega, Signorini, Boldini ecc.).
Museo della Città
Piazza del Luogo Pio, www.coopculture.it/heritage.cfm?id=283
Martedì-Domenica 10.00-19.00; Chiuso: tutti i Lunedì, Capodanno, 1 Maggio, Ferragosto, Natale.
Ampio percorso espositivo che, attraverso opere d’arte, fotografie, cimeli e reperti archeologici selezionati dalla collezioni cittadine, racconta l’evoluzione storica e culturale di Livorno, dalle sue origini fino all'epoca attuale. Un museo nel museo perché il percorso espositivo trova spazio nell’antico edificio dei Bottini dell’Olio nel cuore del quartiere de La Venezia; un grande deposito oleario del ‘700. Il nuovo Museo della Città possiede una selezione di opere d’arte contemporanea, collocate negli interni barocchi della Chiesa sconsacrata di piazza del Luogo Pio, a fianco dei Bottini dell’olio e con questi collegata.
Museo di Storia Naturale del Mediterraneo ‘Musmed’
Via Roma 234; www.musmed.provincia.livorno.it
Martedì- Sabato: ore 9.00 – 13.00; Giovedi e Sabato: anche il pomeriggio ore 15.00 – 19.00; Domenica ore 15.00 -19.00.
Il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo ha sede presso l'antica Villa Henderson, nella vicina Via Roma, costruita alla fine del XVIII secolo; tra i settori espositivi costruiti ex novo la Sala del Mare dedicata ai cetacei del Mediterraneo frutto di anni di attività di recupero e studio di esemplari spiaggiati sulle coste livornesi. Il Museo è attivo nel campo della ricerca scientifica nei settori della botanica, della zoologia e dell'archeologia. Completa la visita l'Orto Botanico.
Museo Diocesano
Via del Seminario, 61; www.beweb.chiesacattolica.it/istituticulturali/istituto/2406/Livorno+%7C+Museo+diocesano+di+arte+sacra
da Lunedì a Venerdì dalle 9.00 alle 13.00 Martedì e Giovedì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.00, Sabato: su prenotazione.
Il Museo Diocesano accoglie una parte del copioso patrimonio proveniente dalle Chiese della Diocesi di Livorno, preziosissima documentazione della vita comunitaria, della fede e devozione.
Acquario di Livorno
Area Terrazza Mascagni, www.acquariodilivorno.it
Santuario di Montenero
www.santuariomontenero.org
6:30 / 12:30 (Festivo 13:00); 14:30 / 18:00 (Festivo 19:00) Collocato sul colle che domina il mare e il porto di Livorno. Si può raggiungere dalla strada panoramica immersa nel verde - da cui si gode un meraviglioso panorama sul mare – o dalla più ripida salita il cui ultimo tratto è raggiungibile anche con la funicolare.
Visite su prenotazione
Cripta della chiesa San Jacopo
Visite guidate a ingresso libero alla cripta della chiesa di San Jacopo, uno dei più antichi luoghi di culto cristiano lungo la costa tirrenica, databile al 320 d.C. Su prenotazione gruppi di almeno 8 persone, il lunedì in orario 10-11 e il venerdì il orario 18-19.
(info 334.1469288)
Casa Natale Amedeo Modigliani
Via Roma, 38; www.casanataleamedeomodigliani.com
La casa, organizzata come museo, consente un percorso biografico ricostruito attraverso documenti, fotografie, riproduzioni di quadri, lettere e cartoline d’epoca tratti dagli Archivi Legali parigini di Casa Modigliani. Il percorso espositivo si conclude con le opere di alcuni pittori contemporanei- tra i quali Ceccobelli, Madiai, Marchegiani, Peruzzi, Tylson, Guttuso, Rotella - ispirate alla figura e all’arte di Modigliani. Per le prenotazioni: Cooperativa “Amaranta” Tel. +39 0586 839772 - Cell. +39 320 8887044; E-mail This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
ll Museo ebraico Yeshivà Marini
Via Micali, 21
La visita al museo ebraico di Livorno permette di approfondire le testimonianze della presenza ebraica a Livorno e delle contaminazioni sefardite ancora presenti nella città labronica. Nel cortile sono conservati i marmi policromi che arricchivano la sinagoga seicentesca di Livorno, distrutta dai bombardamenti della II seconda guerra mondiale.
Per le prenotazioni: Cooperativa “Amaranta” Tel. +39 0586 839772 - Cell. +39 320 8887044; E-mail This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
Museo di Santa Giulia- Arciconfraternita di Santa Giulia
Largo Duomo, 1
www.santagiulia.org
This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.; 0586 883598 - 0586 883598
Fondazione Livorno
Piazza Grande, 23
https://fondazionelivorno.it
L'ingente patrimonio artistico della Fondazione, costituito da opere eseguite tra Ottocento e Novecento, ha origine dalla collezione acquisita dalla Cassa di Risparmio
Fortezza Vecchia - Porto Mediceo
La "fortezza ritrovata": dopo innumerevoli aperture e chiusure finalmente riapre ai visitatori lo storico complesso della Fortezza con il nucleo più antico - la torre a pianta circolare risalente a Matilde di Canossa e la cinta muraria della seconda metà del Trecento -, la rocca - la cosiddetta Quadratura dei Pisani - con la Repubblica Pisana e infine con l'arrivo dei Medici i lavori dell'architetto Antonio da Sangallo.
Prenotazione obbligatoria tramite messaggio whatsapp al n. 3490057410 (no messaggi vocali).
Mercati
- Mercato Centrale. Principale mercato cittadino coperto, aperto dal Lunedì al Sabato la mattina fino alle ore 14.00.
- Mercatino Americano. Presso la nuova sistemazione della Stazione Marittima.
- Mercatino del Venerdì. Si svolge ogni Venerdì mattina in Via dei Pensieri (zona Stadio).